To Avoid – „Passion And Pain“
(TAMB – MEDIA)
Time: (44:16)
Rating: 6,5
Solo sul finire dello scorso anno, a seguito di un silenzio durato quattro anni, i tedeschi To Avoid sono tornati a farsi sentire con l’EP in esame, successore di quel „Voyage Into The Past!“ che aveva lasciato intravedere segnali di crescita da parte di una band attiva a livello discografico sin dal 2000. Con quattro release alle spalle (le prime tre delle quali autoprodotte) e con un’assodata esperienza sul campo, il quartetto si ripresenta al pubblico con un sound sempre ancorato all’EBM più oscura e ferale tipica dei primi anni ’90, ma oggi inevitabilmente più rifinito e forte di una produzione più corposa: lo dimostra da subito la title-track, solida ed incisiva nel suo groove tipicamente electro body music, ma non sono da meno l’incalzante e ritmata „Lying Eyes“ e „War Nurse“, basi ideali per le vocals aspre – ma lontane dagli eccessi di certa harsh-electro – di m.a.r.c., frontman del combo teutonico. Più scarna e vicina ai pionieri degli 80s „Do You Know“, song capace di un’abrasiva accelerazione tipicamente old-style che completa il quadro dei nuovi brani. Dal già citato „Voyage Into The Past!“ viene ripresa „Instrument Of The Death“, attualizzata soprattutto a livello di produzione, mentre fra i cinque remix che chiudono il dischetto svetta quello firmato dai grandiosi Necro Facility per „Against The Current“, brano ripreso dal mini d’esordio della band „Aggressive Conglomerations“ (2000); positive anche le riletture firmate da Amnistia e Stin Scatzor per la title-track: particolarmente robusta la prima, ’sick‘ alla maniera dei fenomenali Recently Deceased la seconda, mentre poco aggiungono le manipolazioni curate da Cephalgy e Second Disease. Un ulteriore piccolo passo in avanti per i To Avoid, in attesa di un annunciato full-lenght che deve assolutamente segnare una svolta decisiva in termini di personalità e completezza del songwriting.
Roberto Alessandro Filippozzi
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